Ristrutturare completamente una casa è un processo decisamente lungo e faticoso. Ogni cantiere è un modo a sé, ma qualsiasi ristrutturazione passa però attraverso delle fasi ben precisi che ogni committente dovrebbe tenere bene a mente prima di cominciare i lavori in casa.
In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza quindi sui lavori edili e le ristrutturazioni che riguardano la nostra abitazione, analizzandone punto per punto l’evoluzione.
La fase di demolizione
A costo di risultare banali, vale la pena ricordare una cosa: per realizzare una qualsivoglia opera edile, c’è bisogno che venga rimosso tutto ciò che non serve più. In una ristrutturazione ciò si traduce in:
- Rimozione degli arredi;
- Rimozione di porte interne e infissi esterni;
- Demolizione di ogni controsoffitto non necessario;
- Demolizione di ogni muro non prevista nella nuova struttura;
- Rimozione di ogni impianto presente nei muri che farà parte della nuova struttura;
- Rimozione degli intonaci;
- Rimozione dei pavimenti.
Va da sé che la completa attuazione della fase di demolizione qui descritta è strettamente correlata al tipo di ristrutturazione programmata e quanto radicale essa sia. A queste fasi, va aggiunta in realtà un’ulteriore fase di smaltimento macerie, le quali verranno inevitabilmente create a prescindere dal tipo di lavoro richiesto all’impresa edilizia di turno.
La fase di edilizia
Una volta demolito tutto ciò che ci sarà bisogno di demolire la tua casa diventerà a tutti gli effetti un cantiere, e potrà avere inizio la fase edilizia e quindi di costruzione/ricostruzione vera e propria.
La primissima cosa ad essere costruita saranno le pareti. Sarà infatti necessario (ovviamente) avere delle pareti prima di poter intonacare e pitturare la casa. Allo stesso tempo però, ricordiamo che va stabilito tempo prima la l’impianto distributivo della casa, in modo da impostare gli impianti.
La fase degli impianti
Questa è la fase in cui ci saranno da rifare i principali impianti della casa i quali, nel caso di ristrutturazioni, si riducono essenzialmente a quattro tipi di impianti: elettrico, idrico, il riscaldamento e il gas.
Per questo lavoro, alla ditta edile si affiancheranno vari specialisti con ognuno un diverso compito. Gli elettricisti avranno il compito di posare le canaline in materiale plastico per gli impianti elettrici, mentre agli idraulici spetterà il resto dei compiti legati agli altri impianti.
Sarà infatti compito degli idraulici posare i tubi di adduzioni dell’acqua calda e fredda, oltre a quelli relativi allo scarico dell’impianto. Oltre ciò, dovranno poi posare i tubi utili a distribuire l’acqua ai termosifoni dell’impianto di riscaldamento e le tubazioni legate alla cucina e alla caldaia per l’impianto a gas.
Ma quali sono i costi di questa e delle varie fasi che compongono la ristrutturazione della propria casa?
Il costo di ristrutturazione a Firenze
A causa delle peculiari caratteristiche di interesse storico e architettonico della città di Firenze, i prezzi di ristrutturazione per una casa in città è al di sopra della media nazionale.
Per ovviare ai problemi relativi ai lavori edili e ristrutturazioni a Firenze o in un qualsiasi altro centro storico italiano, ci si rifà alle nuove norme relative alle ristrutturazioni degli edifici di pregio dei centri storici, i quali non sono più soggetti ai vincoli di “restauro conservativo” ma sono legati a quella che ora viene definita come “ristrutturazione edilizia limitata”.
Per queste ragioni, se si ha intenzione di restaurare una casa nel centro storico di Firenze, il costo si aggira tra i 360 e i 720 euro per mq. Se invece la nostra abitazione si trova in direzione della periferia cittadina, i prezzi vanno via via livellandosi a quelli del resto d’Italia.