Pilota di droni a Milano: perché rivolgersi al pilota? In che modo si può diventare un professionista?

Al giorno d’oggi il drone non rappresenta solo uno strumento con cui dare sfogo alla propria passione per l’aeromodellismo dinamico: questi velivoli radiocomandati, infatti, possono trovare applicazione in tantissimi ambienti lavorativi. Ovviamente per poter eseguire determinate operazioni di volo è necessario avere le giuste abilità, ma soprattutto le giuste autorizzazioni e la giusta attrezzatura. Per questo motivo è in continua crescita la richiesta di figure come quella del pilota di droni a Milano, un professionista in grado di garantire un risultato di qualità per il progetto che si intende realizzare.

Perché rivolgersi ad un pilota di droni a Milano

È vero che in rete e nei negozi è possibile trovare modelli di drone a prezzi molto contenuti: questo fatto potrebbe far pensare che posa bastare comprarne uno per poter fare praticamente tutto quello che si vuole. Non è esattamente così prima di tutto bisogna considerare l’aspetto qualitativo del dispositivo, poi c’è un ampio discorso da fare in merito all’aspetto normativo: a seconda del drone e dell’operazione di volo che si intende fare è necessario avere le giuste licenze ed autorizzazioni. E poi, naturalmente, non bisogna sottovalutare le capacità di chi quel drone lo deve pilotare.

Insomma sono davvero molti i motivi che possono spingere una persona o una ditta ad affidarsi ad un pilota di droni a Milano. Anche se quando si parla di droni le prime cose che vengono in mente sono le foto e le riprese fatte dall’alto, i servizi offerti da questi professionisti non si esauriscono di certo qui: sono molto richiesti anche i voli finalizzati per le ispezioni edili, le operazioni di aerofotogrammetria e altro ancora. I professionisti del settore spesso offrono anche servizi accessori come la post-produzione delle riprese, gli scatti eseguiti anche da terra e così via.

Riassumendo, i motivi che possono portare all’ingaggio di un pilota di droni a Milano possono essere raccolti in tre punti principali:

  • si ha la garanzia di un risultato finale di qualità, perché il pilota è capace ed utilizza velivoli e materiali di qualità professionale;
  • vengono rispettate tutte le norme di sicurezza e si ottengono tutte le autorizzazioni necessarie per eseguire il lavoro; per esempio, sul sito di Milano è disponibile il modulo da presentare per ottenere l’autorizzazione per fare riprese foto-cinematografiche con il drone; il richiedente deve essere dotato dell’autorizzazione per lo Operazioni Specializzate Critiche rilasciato dall’Enac/Enav/Easa, il nulla osta al sorvolo rilasciato dalla Prefettura di Milano ed una copia dell’attestato di pilota APR;
  • c’è la possibilità di ottenere un servizio completo, che parte con la consulenza iniziale e si conclude, volendo, con la post produzione delle riprese effettuate.

Il percorso da seguire per diventare un professionista del settore

La grande richiesta di piloti di droni a Milano (così come nel resto d’Italia) ha portato molte persone ad intraprendere il percorso formativo e pratico necessario per poter entrare in questo mondo e crearsi una nuova opportunità lavorativa per il futuro. In base alla tipologia di drone ed alle operazioni di volo che si intendono fare è necessario dotarsi di specifiche licenze. Per droni di peso inferiore ai 250 grammi non è prevista alcuna formazione (ma sono previsti dei limiti ben precisi . Come il divieto di volare sopra gli assembramenti di persone e di andare oltre i 120 metri di quota), ma per velivoli di peso superiore è necessario ottenere una patente.

Il patentino base, noto anche come attestato pilota APR A1/A3, si può ottenere online: dopo un periodo di addestramento teorico e pratico autonomo bisogna superare il test da 40 domande con risposta multipla. Per ottenere la patente A2, obbligatoria per effettuare determinate operazioni e indispensabile per pilotare droni di peso superiore ai 25 kg, è necessario avere il patentino base, superare il test e risposta multipla ed affrontare un ulteriore esame teorica composto da trenta domande.