Scegliere uno psichiatra a Firenze: ecco cosa c’è da sapere

Contattare uno specialista come uno psichiatra non è una cosa da tutti e può risultare faticoso e provocare (paradossalmente) non poche ansie per chi è già indeciso se fare o meno questo passo.

Se si è quindi indecisi se e come contattare uno psichiatra a Firenze, oggi forniamo ai lettori una serie di criteri importanti su cui basare la nostra scelta riguardante il bisogno o meno del supporto di uno psichiatra e su come sceglierlo.

Chiedere il parere di un medico di base

La persona che più indicata per valutare se le problematiche comparse nella tua vita di tipo psicologico o psichiatrico necessitino dell’aiuta di uno specialista come uno psichiatra è proprio il tuo medico di base.

Sarà lui a dover fare un eventuale prima diagnosi, che potrebbe non essere accurata quanto quella di uno psichiatra ovviamente, ma risulterà sicuramente utile a muovere i primi passi verso la soluzione dei tuoi problemi. Inoltre, il tuo medico potrebbe indirizzarti a sua volta verso gli specialisti più vicini alla tua zona, o quantomeno indicartene uno valido, cercando al contempo anche di dirigerti verso un medico psichiatra specializzato nel settore più vicino al tuo problema. Detto ciò, va da sé che ci si può rivolgere anche a medici esterni per un parere, soprattutto se non si ha un medico di famiglia.

Chiedere il parere di parenti

Non sottovalutare l’importanza del parere dei propri parenti, i quali potranno indirizzarti anch’essi verso uno specialista nel caso conoscano persone fidate o abbiano avuto bisogno loro stesse di un bisogno di tipo psichiatrico.

C’è da aggiungere inoltre che diversi problemi di natura psichiatrica possono affievolirsi o quantomeno migliorare nel momento in cui si condividono le proprie emozioni, poiché è comprovato che la solitudine  e l’isolamento aggravano i disturbi mentali.

Chiedere l’aiuto della propria comunità

Oltre a parenti e famiglia, esistono anche membri eminenti della propria comunità capaci di poter dare una mano. Non importa se siano semplici amici, guide di tipo spirituale (pensiamo ad esempio ai preti) o risorse messe a disposizione della propria comunità: l’importante è non auto-isolarsi, come già detto in precedenza. Per quanto riguarda la realtà di Firenze, ricordiamo che l’USL mette a disposizione dei cittadini diversi presidi per la salute mentale.

La ricerca finale dello psichiatra

Grazie alla tecnologia contemporanea, è possibile consultare diversi database online, messi a disposizione da privati quanto da associazioni o istituzioni pubbliche che operano sul tuo territorio. Anche nel caso dei presidi sopracitati, è possibile consultare il sito dell’USL Toscana Centro per verificare dove questi si trovino.

Andando a spulciare il sito dell’USL possiamo leggere infatti che la prima visita deve essere necessariamente fissata tramite il CUP Aziendale con accesso diretto o previa richiesta del medico curante o di altro specialista del SSR. Il paziente verrà di conseguenza preso in carico dal medico psichiatra di riferimento per il suo comune di residenza, il quale a sua volta gli sottoporrà un progetto terapeutico individualizzato monoprofessionale o multiprofessionale, a seconda del caso clinico. Tutte le visite successive alla prima potranno poi essere fissate direttamente al CSM (Centro Salute Mentale) di riferimento.

Se invece si è intenzionati a rivolgersi ad uno psichiatra privato, una buona idea potrebbe essere quella di verificare l’assicurazione privata o aziendale, nel caso in cui se ne possegga una. Queste potrebbero contenere al loro interno un elenco di medici psichiatri compresi nella polizza. In ogni caso, è importante anche controllare eventuali clausole o modalità di accesso prolungato se l’assistenza presuppone un trattamento sul lungo periodo, il quale non è detto che sia coperto interamente dal servizio selezionato.